Cosa fanno i diffusori acustici ?
Se volete i diffusori possono rendere il vostro ambiente acusticamente vivo. I pannelli diffusori infatti permettono di controllare le riflessioni limitando l’utilizzo di fonoassorbenti.
Un appropriato controllo dell’acustica di una stanza richiede solitamente tre distinti tipi di gestione del suono: , isolamento acustico, assorbimento, e diffusione. L’assorbimento delle onde sonore che rimbalzano all’interno della stanza si ottiene con una opportuna installazione di fonoassorbenti come Studiofoam, ProPanels o Fibra di Poliestere . l’isolamento acustico (mantenere il suono interno all’ interno e il suono eterno all’esterno) si ottiene invece tramite l’impiego di speciali materiali che creano una vera e propria barriera nei confronti del suono come i nostri SheetBlock, cavità d’aria stagne specificatamente disegnate e pannelli multistrato composti da materiali speciali.
La diffusione è ottenuta rimodellando grandi superfici piatte e riflettenti, la cui esistenza è da bandire in un qualsiasi ambiente dedicato alla registrazione o all’ascolto, e introducendo superfici di varie forme, dimensioni e angolazioni scientificamente progettate.
Auralex si distingue per diversi moduli diffusori proprietari per accontentare qualsiasi esigenza coniugando ottima resa sonora a specifiche esigenze di budget.
Quali vantaggi porta la diffusione?
La diffusione evita che le onde sonore si focalizzino all’interno della stanza creando una sensazione di spazialità limitata. Infatti la diffusione permette letteralmente di “aprire” la stanza fornendo un senso di tridimensionalità sonora che conferisce un ascolto più confortevole e preciso ad ogni mix. La diffusione contribuisce ad eliminare le onde stazionarie e l’eco fluttuante senza intaccare l’energia del suono e il suo contenuto in frequenza.
Molti tecnici del suono amano lavorare in ambienti altamente diffondenti per l’apertura e la spazialità che questi riescono a conferire al suono
La diffusione permette ad uno spazio piccolo di sembrare grande e ad uno grande di sembrarlo ancora di più. Combinata con l’assorbimento la diffusione può effettivamente trasformare praticamente qualsiasi spazio in un ambiente idoneo a registrare e mixare con un alto grado di precisione.
Come funziona la diffusione?
In due modi. In primo luogo, la superficie irregolare e la variabilità degli angoli dei Diffusori Acustici riflettono le onde sonore ciascuna in specifiche direzioni. In secondo luogo le varie altezze e gli angoli che il diffusore contiene lavorano riflettendo il suono in tempi diversi.
Quindi il suono non solo si disperde nello spazio (scattering) ma anche nel dominio del tempo. Introducendo del materiale assorbente relativamente denso nella parte retrostante il pannello si può incrementare la quantità di diffusione nel dominio del tempo e, fino ad un certo punto, anche l’ assorbimento delle basse frequenze.(L’assorbimento delle basse frequenze è un obiettivo migliore rispetto alla diffusione delle stesse dato che in termini fisici diffondere le basse è più difficile perchè servono diffusori molto grandi e spessi).
Chi ha bisogno della diffusione?
Molti spazi possono beneficiare dell’introduzione di Diffusori Acustici adeguatamente progettati e posizionati; varia solo la quantità e la collocazione. I diffusori sono stati adottati con successo in studi di registrazione, control room, sale da concerto, palestre, sale riunione, chiese, piscine e in molti altri luoghi. L’esatto bilanciamento tra superfici assorbenti e riflettenti varia al variare delle dimensioni della stanza e dalla sua funzione. Il vostro rivenditore di fiducia o un nostro rappresentante Auralex sarà lieto di assistervi in una corretta scelta della giusta tipologia e quantità di diffusori e di consigliarvi su come disporli al meglio nel vostro ambiente.
Come si comporta un buon diffusore?
I Diffusori Acustici ben progettati diffondono il suono uniformemente sull’intero emisfero tridimensionale di fronte ad esso. Gli archi del campo sonoro diffuso generato dovrebbero essere omogenei, perchè le variazioni da un arco omogeneo portano variazioni e fluttuazioni di volume. L’obiettivo della diffusione è di ridistribuire i suoni di frequenze medie e alte uniformemente in tutto lo spazio senza assorbirle; perciò noi vogliamo ottenere un diffusore le cui riflessioni (pattern polare) alle varie frequenze ( indicate dal diagramma polare) siano :
(a) il più possibile omogenei e senza lobi focalizzati
(b) mostrino tutti la stessa forma alle diverse frequenze, ciò indica che il pannello sta fornendo una diffusione uniforme a tutte le frequenze (come il nostro T’Fusor fa a partire da frequenze al di sotto dei 176Hz e al di sopra degli 11,233Hz, al di sopra della frequenza di cutoff di 8000Hz del test).
Posizionamento appropriato dei diffusori
Control Room o sale Hi Fi
Per prima cosa parliamo delle control room. Molti progettisti vi diranno che la parte anteriore della stanza (pareti e soffitto) deve essere assorbente fino alla zona in cui siede il fonico compresa.
Il soffitto, partendo dalla schiena del fonico in poi, può contenere un misto tra diffusione e assorbimento ma alcuni tra i più grandi progettisti ritengono che la parete posteriore debba essere composta da un diffusore circondato da un sistema assorbente a banda larga, specialmente in ambienti di grandi dimensioni. Le pareti laterali ed il soffitto, dalla posizione occupata dal fonico in poi, possono essere alternativamente assorbenti e/o diffondenti.
Sale ripresa e sale prova
In secondo luogo parliamo delle sala di ripresa. Il gusto personale, la dimensione della stanza e la sua funzione determinano quanto l’ ambiente debba essere assorbente o riflettente, ma molte celebri sale sono assorbenti in alcuni punti e riflettenti in altri. In genere gli studi dedicati alla registrazione di musica rock devono essere più assorbenti di quelli progettati per la musica classica o il jazz ma raramente uno studio deve essere totalmente privo di riflessioni. anche in questo caso quindi raccomandiamo una corretta diffusione , in particolare sul soffitto
Vocal booth e cabine
Terzo punto; isolamento e cabine di doppiaggio. Anche in questo caso entrano in gioco gusto personale e spazio a disposizione. Un doppiatore può preferire un ambiente totalmente assorbente. Per un batterista invece può essere più gradevole una combinazione di assorbimento e diffusione su tutte le superfici della stanza integrata da un significativo sistema di bass traps.
Se registrate un sassofonista, un violinista o un soprano probabilmente gradirete una combinazione tra le due; magari più diffusione che assorbimento. A questo punto sta a voi, ma ricordate una volta registrato un brutto suono non potrete più sbarazzarvi di lui. Come dice il noto produttore e artista Ross Vannelli: “Non c’è nessuna manopola per questo”.
Home Cinema
Con il continuo incremento della popolarità degli Home Cinema, sia i venditori che i consumatori convengono nel ritenere che tutta l’elettronica del mondo non possa correggere l’acustica di una stanza, quindi il trattamento acustico viene finalmente visto come essenziale dai ben informati conoscitori di audio e video.
Nelle sale provviste di dolby surround che utilizzano diffusori a radiazione diretta, l’assorbimento è in effetti una componente più critica rispetto alla diffusione. Le onde sonore generate da cinque o più diffusori rimbalzano su tutte le superfici della stanza generando molteplici riflessioni e negandovi la possibilità di ascoltare con precisione un dvd o un programma televisivo meticolosamente mixato.
In molti teatri lo spazio in cui il trattamento acustico può essere installato è limitato a causa delle finiture interne; C’è spesso bisogno di spazi vuoti sulle pareti e sul soffitto per installare la giusta quantità di materiale assorbente. Nelle sale di alto livello molto spesso le decorazioni e gli allestimenti fungono in verità da diffusori naturali (più sono saldamente installati meno risuoneranno).
Implementare la diffusione su soffitti più bassi di 4,5 cm può essere un’efficace soluzione per molte persone. La diffusione su questo tipo di soffitti relativamente bassi farà sembrare lo spazio più grande conferendo all’area di ascolto un’acustica più simile a quella dei grandi teatri rendendola più aperta.
Negli home theater con impianti molto potenti troppa diffusione può rendere il suono della stanza troppo prolungato in riflessione.